Giovanissimi B dell’Affrico Campioni del Girone D: intervista a Giacomo Lombardo

Un successo per i Giovanissimi B Provinciali che si aggiudicano il Girone D, dimostrando talento, dedizione e una guida tecnica […]


Un successo per i Giovanissimi B Provinciali che si aggiudicano il Girone D, dimostrando talento, dedizione e una guida tecnica di alto livello. La squadra, sotto la direzione di Giacomo Lombardo, ex attaccante del club di Campo di Marte, ha compiuto un bel percorso, proiettandosi verso le fasi regionali.

La stagione si è conclusa con una vittoria contro la Settignanese, seconda in classifica, al Romagnoli con un perentorio 4-0 firmato da Trambusti, Bartolini, Carletti e Lunghini. Da sottolineare anche la vittoria per 15-0 nella penultima giornata contro Sandro Vignini Vicchio. Con 28 punti conquistati, la squadra ha brillato grazie a solidità difensiva, un attacco prolifico e una mentalità vincente che rappresentano la base ideale per affrontare la prossima stagione nei Giovanissimi Élite.

 

Giacomo Lombardo, al suo primo anno come allenatore nel settore giovanile, ha saputo trasformare un gruppo eterogeneo in una squadra compatta e motivata.

Mister raccontaci la stagione: che cosa ha significato vincere il girone provinciale per i ragazzi?

La vittoria della fase provinciale è stata una gran bella soddisfazione. Il gruppo era formato da due anime (i ragazzi di viale Fanti e quelli di San Marcellino) che l’anno scorso hanno iniziato a conoscersi ma soltanto in occasione di alcune partite, in più ci sono stati anche 3 nuovi innesti. Fin dal ritiro di Chianciano siamo diventati un’unica cosa e questo ci ha permesso di lavorare uniti per raggiungere i nostri obiettivi.

Ora ti prepari per la fase regionale: il campionato serve per preparare al meglio i ragazzi per la prossima stagione nei Giovanissimi Élite?

La fase regionale sarà un’ulteriore sfida, la dovremo vivere con entusiasmo consapevoli della nostra forza. Ci saranno squadre molto attrezzate, sarà un bel test in vista della prossima stagione.

Le tue emozioni?

Sono alla prima esperienza come allenatore nel settore giovanile, le emozioni sono tantissime ma la più grande è quella di poter allenare un gruppo che mi ascolta e che ha voglia di scoprire e capire la complessità di questo sport.

C’è un episodio che vorresti evidenziare come simbolo della prima parte stagionale?

Episodi ce ne sarebbero tanti, ma il più bello è inevitabilmente l’esplosione di entusiasmo alla fine dell’ultima partita con la Settignanese. È stato un momento molto emozionante.

Cosa ti aspetti dalla seconda parte della stagione?

La seconda parte sicuramente sarà più impegnativa, ma ci stiamo preparando per fare la nostra parte.

Quale è stata la squadra più competitiva che avete incontrato?

La Settignanese è stata sicuramente la squadra che ci ha dato più filo da torcere.